Grazie alla continua evoluzione di Industria 4.0, per i dirigenti e le altre persone che ricoprono posizioni di comando oggi è più facile che mai ottenere informazioni dettagliate su una particolare sede o uno specifico bene. In settori che vanno dall'aerospaziale al trattamento del gas è normale che si utilizzino recipienti in pressione per svolgere le necessarie operazioni.
Tuttavia, devono essere scelti recipienti adeguati alle diverse esigenze. Per esempio, gli standard ASME (American Society of Mechanical Engineers) stabiliscono che, per poter essere classificati nella Divisione 3, i recipienti in pressione devono resistere a pressioni superiori a 10.000 psi. Fondamentale è anche la corretta manutenzione di questi recipienti. I ricercatori hanno dimostrato che i sensori intelligenti possono monitorare lo stato di salute strutturale dei recipienti in pressione e prevenire gli incidenti da esplosione. A seconda del contenuto di un recipiente in pressione, tale applicazione è in grado di favorire la riduzione delle emissioni riducendo al minimo le possibilità di incidente.
Anche i gemelli digitali possono dimostrarsi utili per i dirigenti e aiutarli a identificare i probabili effetti dei cambiamenti, prima di procedere alla loro attuazione. Il loro utilizzo può rendere più facile giustificare le spese derivanti dall'acquisto di macchinari più moderni, dall'introduzione di cambiamenti nei processi o da altri fattori che potrebbero contribuire all'abbattimento delle emissioni. Poter vedere una rappresentazione digitalizzata dei piani fatti e degli effetti che ne conseguono spesso infonde maggiore sicurezza in chi poi quei cambiamenti li deve attuare nella vita reale.
Una maggiore visibilità su ciò che sta avvenendo in azienda è utile anche ai fini della manutenzione preventiva, contribuendo ad aumentare gli sforzi di monitoraggio delle emissioni. Molti responsabili di flotte stanno facendo uso di sistemi telematici di gestione dei veicoli per individuare le esigenze di manutenzione prima che si verifichino guasti dei componenti.
Non è solo attraverso i gas di scarico che i veicoli generano emissioni. Uno studio ha rivelato che gli pneumatici dei veicoli possono inquinare 2000 volte di più dei fumi che escono dal tubo di scappamento. I ricercatori hanno detto che le cosiddette non-exhaust emissions, ossia le emissioni non prodotte dagli scarichi dei veicoli, potrebbero essere persino più inquinanti se il manto stradale è ruvido o se si usano pneumatici di scarsa qualità o gonfiati a una pressione insufficiente.