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      • Pubblicato il 5 ago 2024
      • Ultima modifica 5 ago 2024
    • 8 min

    Manutenzione dell’impianto termico civile e industriale: tutto ciò che serve sapere

    Ti illustriamo come eseguire la manutenzione dell’impianto termico alla luce delle normative europee e nazionali. Ti forniamo, inoltre, indicazioni utili quando ti trovi nella condizione di decidere se sostituire o aggiornare gli impianti termici industriali e civili.

    Manutenzione dell’impianto termico civile e industriale: tutto ciò che serve sapere

    La manutenzione dell’impianto termico è un obbligo di legge su cui ha legiferato anche l’Unione Europea, per garantire agli impianti efficienza energetica e rispetto dell’ambiente.

    Tuttavia, per le industrie, ma anche per le applicazioni civili, un buono stato manutentivo degli impianti termici garantisce il prolungamento della vita tecnica e risparmi economici in termini di minori consumi di energia.

    Al fine di indirizzarti nella manutenzione ed efficienza energetica dei sistemi termici per la produzione del calore e del freddo, ti forniremo un insieme di informazioni e consigli che ti risulteranno utili quando dovrai occuparti della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto termico.

    La nostra guida inizia col definire cosa sono gli impianti termici, per poi passare alla manutenzione e all’aggiornamento di tali sistemi.

    Cosa si intende per impianto termico

    Iniziamo col rispondere alla domanda “impianto termico: cosa si intende?”, così da inquadrare quali sistemi devono essere oggetto di manutenzione.

    Il più recente decreto legislativo 10 giugno 2020 numero 48, che recepisce la direttiva (UE) 2018/844 sulla prestazione energetica nell’edilizia e sull’efficienza energetica, all’articolo tre definisce un impianto termico un “impianto tecnologico” inamovibile dedicato “ai servizi di climatizzazione invernale o estiva dei” locali. Gli impianti tecnologici sono definiti tali con o senza generazione “di acqua calda sanitaria” e “indipendentemente dal vettore energetico utilizzato” (gasolio, gas, biomassa, energia elettrica, solare termico).

    Sono considerati, dunque, impianti termici:

    • I sistemi di riscaldamento ambientale dotati di caldaie, pompe di calore, fan-coil, aerotermi, radiatori.
    • Gli impianti di raffrescamento estivo dotati di condizionatori e di pompe di calore.

    La composizione generica di un sistema termico, invece, è data dai sistemi di distribuzione, dagli apparati di erogazione e dai sistemi di regolazione.

    Non sono reputati impianti termici, invece, i singoli scaldabagni, gli apparecchi mobili per riscaldamento e/o raffrescamento e gli impianti destinati soltanto alla generazione di acqua calda sanitaria al servizio di edifici autonomi a uso residenziale.

    Una volta capito cosa si intende per impianto termico (e cosa non si intende), secondo la normativa vigente, aggiungiamo attraverso l’elenco sottostante le altre normative in vigore che un installatore di impianti e un manutentore di sistemi termici devono tenere in considerazione nella loro attività, poiché definiscono vari criteri e prescrivono come deve essere compilato il libretto d’impianto.

    • Il decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, numero 74, definisce i criteri generali di esercizio, conduzione, controllo e manutenzione di un impianto termico, sia per la climatizzazione invernale che estiva.
    • Il decreto ministeriale 10 febbraio 2014, introduce e definisce il nuovo libretto di impianto per la climatizzazione (invernale ed estiva) dei locali e il rapporto di controllo di efficienza energetica.

    Manutenzione impianti termici: cosa prevede la normativa

    Passiamo adesso alla manutenzione degli impianti termici e vediamo cosa afferma la normativa sul responsabile dell’impianto. La legge stabilisce che il responsabile sia il proprietario dell’impianto, inteso come persona fisica. Nei casi in cui, invece, gli edifici siano di proprietà di entità giuridiche, come ad esempio le aziende, il responsabile è l’amministratore delegato o una persona specificamente delegata dal titolare dell’azienda in qualità di “terzo responsabile”.

    Nel caso del “terzo responsabile”, solitamente viene individuata un’impresa specializzata nell’installazione e manutenzione dei sistemi termici.

    In via generale, ecco cosa prevede la legge riguardo alla manutenzione degli impianti termici:

    • Gli installatori e i manutentori sono obbligati alla definizione e dichiarazione al committente dell’impianto termico, delle operazioni di manutenzione di cui necessita l’impianto (tenendo conto anche delle prescrizioni definite dal fabbricante) e con quale frequenza vanno eseguite le manutenzioni.
    • Il manutentore ha l’obbligo di rilasciare un prospetto riepilogativo della manutenzione e di compilare il libretto dell’impianto.
    • Viene quindi effettuato il controllo di efficienza energetica dell’impianto, al quale fa seguito la redazione del Rapporto di controllo di efficienza energetica redatto in tre copie.

    Per ciò che riguarda il controllo di efficienza energetica, l’obbligo di legge vige per gli impianti di climatizzazione invernale sopra i 10 kW di potenza nominale, nonché per gli impianti per la climatizzazione estiva di potenza nominale sopra i 12 kW. Nel caso di gruppi frigo o generatori di calore operativi sullo stesso sistema di distribuzione, è necessario fare la somma delle potenze e verificare se l’impianto rientra o meno nell’obbligatorietà.

    Chiaramente, una caldaia a metano e una pompa di calore sono indipendenti e, dunque, le potenze non vanno sommate.

    Vediamo ora come garantire l’efficienza energetica di un impianto termico.

    Impianti termici energeticamente efficienti: cosa fare

    Per garantire che gli impianti termici restino energeticamente efficienti, le persone fisiche e giuridiche proprietarie di un impianto termico devono garantire allo stesso una regolare manutenzione da parte di una ditta specializzata.

    Questo è il primo passo da compiere per essere sicuri che l’impianto sia sempre a norma e non superi i valori inquinanti imposti.

    La ditta incaricata della manutenzione dovrà quindi occuparsi di:

    • Controllare l’efficienza del sottosistema di generazione.
    • Verificare la presenza e funzionalità dei sistemi di regolazione della temperatura centrale e locale negli ambienti.
    • Controllare la presenza e funzionalità dell’impianto di trattamento dell’acqua, quando previsto.

    Le normative stabiliscono che i controlli vanno effettuati anche durante la messa in esercizio dell’impianto, in caso venga sostituito il generatore (ad esempio la caldaia) e quando gli interventi di aggiornamento modificano l’efficienza energetica del sistema.

    Per migliorare l’efficienza energetica nella produzione di acqua calda sanitaria e per il riscaldamento, in particolare, consigliamo la sostituzione periodica dei filtri idraulici e di utilizzare valvole di sfiato dell’aria progettate per l’uso in impianti di riscaldamento. Anche l’adozione di valvole termostatiche sui termosifoni è in grado di rendere l’intero impianto più efficiente, a tutto vantaggio della riduzione dei consumi.

    Dalla sezione del catalogo dedicata al riscaldamento dell’acqua troverai tutti i dispositivi termoidraulici di cui necessiti per effettuare le sostituzioni durante la manutenzione straordinaria dell’impianto termico.

    Valvola termostatica per radiatore in Ottone Altecnic

    Come fare prevenzione sull’impianto termico: anticalcare magnetico e controlli periodici

    Uno dei nemici degli impianti termici ad acqua è il calcare che si deposita in scaglie lungo le tubazioni e nei boiler.

    Per ridurre ed eliminare il problema è possibile installare uno o più inibitori di bilanciamento elettronico posti a monte delle tubazioni della caldaia, dello scaldacqua e delle docce elettriche. L’inibitore è utile sia per la prevenzione che per la rimozione delle scaglie di minerali in accumulo.

    L’anticalcare magnetico ed elettrolitico è una soluzione efficace, particolarmente in campo preventivo, poiché evita l’accumulo di depositi di calcare lungo le pareti delle tubazioni dell’acqua. Il sistema è compatibile con acqua fredda e acqua calda e non richiede la messa a terra.

    Entrambi i dispositivi non producono sostanze chimiche pericolose per le persone e l’ambiente e rendono superfluo l’uso di prodotti chimici. Dunque, adottare un anticalcare magnetico o un inibitore di bilanciamento elettronico risolverà il problema del calcare a monte, contribuendo alla tutela delle persone e dell’ambiente e abbattendo i costi di manutenzione.

    Dal nostro catalogo ben fornito di dispositivi per gli usi domestici e industriali più intensivi potrai scegliere l’inibitore delle incrostazioni di calcare e di altri minerali presenti nell’acqua più adatto alle tue esigenze.

    Gli inibitori sono solo una parte dell’attività di prevenzione, il resto è sempre demandato ai controlli periodici da affidare a un tecnico specializzato e in possesso dei requisiti di legge per effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti termici.

    Anticalcare Magnetico ed elettrolitico RS PRO

    Sostituzione o aggiornamento dell’impianto termico?

    Andando oltre la manutenzione dell’impianto termico ci introduciamo in un argomento economicamente delicato, come quello della sostituzione o aggiornamento dell’impianto termico.

    Per decidere se è giunto il momento di sostituire un impianto termico, o se può essere sufficiente ammodernare soltanto alcune sue componenti, è necessario tenere presente la lista di elementi che compongono un impianto termico proposta nella sezione dedicata a spiegare cosa sono gli impianti termici, ovvero elementi di distribuzione, di erogazione e di regolazione.

    Prima di scegliere la soluzione migliore è consigliabile, tuttavia, conferire a una ditta specializzata uno studio di fattibilità sia dell’intera sostituzione che dell’aggiornamento dell’impianto termico.

    Lo studio di fattibilità dovrebbe tenere in considerazione alcuni elementi base:

    • Stato di conservazione dell’intero sistema, comprese le tubazioni.
    • Compatibilità delle tecnologie installate con quelle attualmente disponibili.
    • Opere murarie o accessorie rispetto all’impianto termico che si dovessero rendere necessarie (in particolare in caso di sostituzione completa).
    • Comparazione del coefficiente di miglioramento, in termini di efficienza energetica, che si raggiungerebbe con la sostituzione e con l’aggiornamento parziale.

    A titolo esemplificativo, se l’impianto termico risale agli anni ‘80, è molto probabile che solo una completa sostituzione possa garantire un fattivo miglioramento dell’efficienza energetica. Tuttavia, è probabile che bisognerà mettere in conto anche opere murarie per sostituire le precedenti tubazioni con quelle nuove.

    All’opposto, se l’impianto di base è stato sostituito negli ultimi 10 anni, si potrebbe valutare se dalla sua sostituzione ne deriverebbe un fattivo miglioramento dell’efficienza energetica. In questo caso, potrebbe essere sufficiente sostituire la caldaia con un modello smart e aggiornare i sistemi di regolazione e produzione. Ciò include:

    • L’aggiunta di valvole termostatiche smart
    • L’aggiunta di un impianto solare termico
    • L’installazione di sistemi di automazione degli impianti termici in ambito industriale e domestico (ad esempio: termostati wireless)

    Per l’aggiornamento dei sistemi di controllo della temperatura, dal nostro catalogo di termostati potrai scegliere quelli più adatti agli ambienti commerciali e domestici, compresi i modelli WiFi.

    Pompa per riscaldamento centralizzato Wilo UK LTD

    Conclusione

    In breve, abbiamo spiegato gli impianti termici cosa sono secondo le normative vigenti e quali leggi devono essere rispettate dai proprietari degli impianti termici e dalle ditte di installazione e manutenzione.

    Abbiamo ricordato che la manutenzione degli impianti termici è obbligatoria secondo specifici requisiti di potenza e di installazione e che effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria garantisce l’efficienza dell’impianto sul lungo termine.

    Quando risulta necessario valutare la sostituzione o l’aggiornamento dell’impianto termico è importante affidare uno studio di fattibilità a una ditta specializzata che fornirà preventivi da valutare sotto il profilo economico e dei benefici di lungo periodo.

    Ti ricordiamo che dalla sezione idraulica e condutture puoi accedere al nostro vasto assortimento di prodotti per gli impianti termici di cui hai bisogno.

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