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      • Pubblicato il 14 nov 2022
      • Ultima modifica 14 ago 2024
    • 24 min

    Guida completa alla segnaletica di sicurezza

    Cosa si intende per segnaletica di sicurezza? Le risposte a questa e altre domande in questa guida completa.

    Guida completa alla segnaletica di sicurezza

    Cosa si intende per segnaletica di sicurezza

    Con il termine “segnaletica di sicurezza” si indica uno specifico tipo di comunicazione non verbale utilizzata nei luoghi di lavoro, ed in generale in tutti gli ambienti aperti al pubblico, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori e delle persone che vi transitano.

    Il modo di comunicare un messaggio che deve essere sottoposto all’attenzione del pubblico attraverso un sistema che non è costituito da un discorso parlato, è caratterizzato da elementi di richiamo alternativi ben visibili o bene udibili. Possono infatti essere sia segnali acustici, come ad esempio sirene, allarmi, suoni specifici, che segnali luminosi come lampeggianti o luci intermittenti.

    Oltre a queste tipologie di segnaletica è molto diffusa anche la segnaletica di tipo cartellonistico, composta da messaggi testuali, simboli, disegni e colori opportuni.

    In questa guida ci focalizzeremo in particolar modo su quest’ultima forma di comunicazione e descriveremo le diverse forme di segnaletica di sicurezza con riferimento agli ambiti di applicazione.

    Qual è l’obbiettivo della segnaletica di sicurezza

    Lo scopo della segnaletica di sicurezza, a cui ci si riferisce anche come segnaletica di salute sul lavoro, è di comunicare in modo perentorio un messaggio che non possa essere equivocato, e nel contempo di attirare immediatamente ed efficacemente l’attenzione delle persone che vi si trovano in prossimità.

    L’oggetto della comunicazione attraverso la segnaletica di sicurezza è eterogeneo e può riguardare un avviso di pericolo, un'allerta su situazioni pericolose o sulla presenza di oggetti nelle immediate vicinanze, che possano mettere a rischio la vita delle persone o ancora un monito a comportarsi secondo regole specifiche a tutela della propria salute e sicurezza oltre che a tutela di quella degli altri.

    Classificazione dei segnali nella segnaletica di sicurezza

    Esistono numerosissimi tipi di segnali e molti ne vengono creati quotidianamente in base alle situazioni politiche, socio-economiche e sanitarie, oltre che in base allo sviluppo di tecnologie che possono comportare nuove situazioni di pericolo precedentemente non esistenti. Ogni situazione ed evoluzione, quindi, comporta la creazione di nuovi standard e nuove regole, che a loro volta comportano l’applicazione di nuove segnaletiche di sicurezza.

    Un esempio dell’anno 2020 è la pandemia COVID-19, che ha portato a produrre un’ampia gamma di segnaletica specifica, in base alla normativa espressa da numerosi Decreti, aggiornati in tempi molto ravvicinati.

    Sebbene esistano svariati segnali di sicurezza, la caratteristica che li accomuna tutti è la chiarezza e l’inequivocabilità dell’informazione che devono comunicare. Qualsiasi fraintendimento infatti, potrebbe mettere a rischio la vita o la salute delle persone a cui si rivolgono.

    Secondo la normativa vigente che tratteremo in dettaglio nei pragrafi seguenti, la segnaletica di sicurezza viene suddivisa in 6 categorie:

    La classificazione viene effettuata in base a tre caratteristiche specifiche e determinanti della segnaletica: la forma, il colore e l’ambito di applicazione.

    Vediamo nel dettaglio ciascuna di queste categorie, facendo sempre riferimento alle norme vigenti da cui sono state tratte tutte le immagini dei pittogrammi.

    Segnali di divieto

    Questi segnali vietano un comportamento che potrebbe mettere in pericolo una persona. Hanno forma rotonda e sono caratterizzati tutti da pittogramma nero su fondo bianco con bordo rosso e diagonale rossa a 45° da sinistra verso destra a partire dall’alto. Il colore rosso deve ricoprire almeno il 35% della superficie del cartello.

    Segnali di divieto

    Esempi di divieto sono quelli di non fumare in un luogo chiuso o in presenza di sostanze infiammabili, il divieto di non toccare oggetti o macchinari, divieto di non entrare in un luogo se non si è addetti ai lavori o non si ha un’autorizzazione. Si tratta in sintesi di regole ideate per proteggere le persone da situazioni rischiose e devono essere immediatamente identificabili. Il colore rosso indica allarme e viene appositamente utilizzato a questo scopo.

    Segnali di avvertimento

    Questi segnali avvertono di un pericolo o di una situazione che può essere rischiosa. Hanno forma triangolare e sono caratterizzati da un pittogramma nero su fondo giallo con bordo nero. Il colore giallo deve ricoprire almeno il 50% della superficie del segnale.

    Segnali di avvertimento

    I segnali di avvertimento mettono in guardia le persone da possibili situazioni pericolose nelle immediate vicinanze, in modo che esse possano fare attenzione o evitare di transitare in quel luogo. Esempi di cartelli che utilizzano segnali di avvertimento sono: la presenza di materiale nocivo o esplosivo, macchinari in movimento, tensione elettrica pericolosa per la vita della persone. Il colore giallo rende i cartelli visibili e crea senso di allerta per la propia salute.

    Segnali di prescrizione (obbligo)

    Questi segnali prescrivono certi comportamenti, ovvero danno informazioni fondamentali con lo scopo di far eseguire alle persone degli obblighi in particolari situazioni o ambienti. Hanno forma tonda e pittogramma di colore bianco su sfondo azzurro che deve ricoprire almeno il 50% della superficie del disegno.

    Segnali di prescrizione (obbligo)

    Questi segnali sono importanti per evitare incidenti o infortuni di qualsiasi entità e comunicano quali siano i dispositivi di protezione individuale di cui obbligatoriamente le persone devono munirsi per poter accedere o lavorare in determinati luoghi/ambienti. Il colore azzurro risalta il messaggio e indica la messa in sicurezza per la propria salute.

    Segnali di salvataggio o di soccorso

    Danno istruzioni sull’ubicazione delle uscite di sicurezza o relativamente ai mezzi di soccorso e/o salvataggio a cui ricorrere in caso di necessità. Hanno forma quadrata o rettangolare e sono caratterizzati da un pittogramma bianco su sfondo di colore verde che deve ricoprire almeno il 50% della superficie del disegno

    Segnali di salvataggio o di soccorso

    A questa classe di segnali appartengono anche quelli che indicano alle persone come comportarsi in casi di incendio. I pittogrammi in questo caso non hanno un colore definito ed i cartelli non hanno una forma prestabilita, tuttavia devono differenziarsi da quelli standard specificati dalla normativa.

    Segnali per le attrezzature antincendio

    La segnaletica per le attrezzature antincendio indica dove si trovano le attrezzature antincendio. Sono di forma quadrata e sono caratterizzati da pittogramma bianco su sfondo di colore rosso.

    Segnali per le attrezzature antincendio

    I cartelli sull’ubicazione dei presidi antincendio sono fondamentali perchè permettono alle persone di sapere immediatamente dove si trovano le attrezzature salvavita in caso di incendio, come i campanelli d’allarme, gli estintori, le lance, gli idranti, e le posizioni delle uscite di emergenza.

    Segnaletica supplementare

    Esiste un’ampia segnaletica che non viene specificata negli Allegati del D.Lgs. 81/08 o nelle norme UNI che regolamentano i segnali di sicurezza, di cui si parlerà nei paragrafi seguenti. Si tratta di segnali classificati come supplementari ed hanno lo scopo di dare informazioni/istruzioni ad integrazione dei cartelli già esistenti. Sono dunque segnali che devono essere usati insieme a quelli specificati dalla normativa vigente (D.Lgs 81/08) per dare un messaggio supplementare.

    Segnaletica di informazione e di ostacolo

    I segnali di informazione forniscono indicazioni diverse da quelle specificate nei paragrafi precedenti. Ad esempio esistono le segnalazioni di ostacoli o delle vie di circolazione. Sono avvertimenti importanti perchè permettono alle persone di evitare urti contro ostacoli o comunque di evitare situazioni di pericolo.

    Per i segnali di ostacolo si utilizzano colori alterni ben visibili come il giallo ed il nero oppure il rosso ed il bianco. Le barre devono essere diagonali e inclinate di 45°. Questi cartelli hanno misure in base alle dimensioni dell’ostacolo da segnalare.

    Segnaletica di informazione e di ostacolo

    Un altro tipo di segnaletica che avverte i lavoratori, ed in generale ogni persona, di fare attenzione ad ostacoli fissi o mobili, è costituita dai cartelli SV. Si tratta di adesivi da apporre sugli ostacoli e sono caratterizzati da un pittogramma (SV1) o da una scritta (SV2). Sono di colore bu su sfondo grigio. Un esempio di applicazione è sulle porte scorrevoli all’ingresso di un’azienda.

    Segnaletica di informazione e di ostacolo - SV

    Il segnale SV2 deve essere utilizzato anche per indicare i vani con destinazione d’uso particolare come le stanze tecniche.

    Altra tipologia di segnaletica è quella da pavimento, come ad esempio per le vie di transito dei veicoli, a tutela dei lavoratori che vi operano. Le vie di circolazione devono essere indicate in modo immediatamente visibile con strisce continue di colore preferibilmente bianco o giallo, a seconda della tinta del pavimento.

    Normativa sulla segnaletica di sicurezza

    La normativa che definisce e regolamenta la segnaletica di sicurezza sui luoghi di lavoro è costituita dal Decreto Legislativo 81/08 . Un altro importante riferimento normativo è il Testo Unico (TU) D.Lgs 9 aprile 2008, n.81, nello specifico il Titolo V "SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO". Il Testo Unico è stato reso obbligatorio in Europa con la normativa UNI/EN/ISO 7010/2012.La segnaletica utilizzata nei luoghi di lavoro o per la sicurezza delle persone, deve rispondere alle caratteristiche specificate negli Allegati del D.Lgs 81/08 che ne descrivono la forma, le dimensioni, il colore, il significato e gli obblighi.

    La normativa nei vari allegati descrive sia la segnaletica di tipo cartellonistico che quella luminosa (Allegato XXIX), acustica (Allegato XXX), gestuale (Allegato XXXII) e verbale (Allegato XXXI).Alcuni simboli utilizzati nella segnaletica non sono riportati negli allegati del D.Lgs. 81/08, ma nelle Norme UNI.

    Per norma di legge, tutte le aziende e tutti i luoghi di lavoro devono apporre la segnaletica di sicurezza, seguendo specifiche istruzioni dettate dalla normativa stessa. Le informazioni devono essere obbligatoriamente trasferite ai lavoratori in quanto devono essere in grado di identificare i rischi, i pericoli, i mezzi di soccorso, le attrezzature antincendio e le uscite di emergenza.

    La segnaletica di tipo cartellonistico deve essere tenuta in condizioni d’uso impeccabili perché non deve perdere le caratteristiche tecniche dettate dalla normativa. In caso contrario deve essere sostituita.

    La segnaletica viene suddivisa in permanente e occasionale. Rientrano nella segnaletica permanente i segnali di divieto, di pericolo o avvertimento, i segnali di prescrizione, i segnali di salvataggio ed i segnali antincendio. Di questi si è parlato nel dettaglio nei paragrafi precedenti.

    La segnaletica di tipo occasionale viene utilizzata in occasione di eventi a tempo determinato o in situazioni di emergenza imprevista a carattere di limitazione nel tempo.

    Tutte le segnalazioni devono comunque essere brevi, chiare, immediatamente comprensibili anche da chi non è addetto ai lavori e da persone di qualsiasi livello culturale. Devono inoltre essere visibili anche in situazioni ambientali difficili come in caso di fumo o nebbia.

    Per quanto riguarda il pericolo legato ad agenti chimici e biologici, la normativa si esprime con un regolamento specifico internazionale, il REACH (Registration Evaluation Authorization of Chemicals), presente in Europa dal 2008 (REG 1272/2008/CE). Tale regolamento identifica tutta la segnaletica da utilizzare per i trasporti di sostanze pericolose. A questa segnaletica si dedicheranno i paragrafi a fine guida.

    Norma UNI EN ISO 7010 sui pittogrammi di sicurezza

    La segnaletica di sicurezza deve fare riferimento alla legislazione precedentemente citata; i segnali che non trovano riferimento all’interno della suddetta normativa devono riferirsi alle disposizioni date dall’Ente Italiano di Unificazione (UNI EN ISO 7010: 2012).Queste norme non vanno a sostituire la segnaletica già installata precedentemente secondo il Decreto legislativo 81/2008 e non prevedono obbligo di modifica.

    La norma UNI ISO 7010 ha lo scopo di standardizzare a livello internazionale sia la grafica che i colori dei cartelli.

    I produttori della cartellonistica devono seguire il modello dettato dallo standard UNI di riferimento. La norma UNI ISO 7010 riguarda 32 segnali di sicurezza impiegati nella prevenzione degli incidenti, degli incendi e nell'evacuazione in caso di emergenza.

    Secondo la normativa di riferimento, tutti i nuovi cartelli installati dopo il 1° gennaio 2014 devono rispettare la norma UNI EN ISO 7010 pubblicata il 18 ottobre 2012.

    Quando è obbligatorio usare la segnaletica di sicurezza

    L’articolo 163 del D.Lgs. 81/08 stabilisce che il datore di lavoro abbia l'obbligo di utilizzare la segnaletica di sicurezza in presenza di rischi per i lavoratori, altrimenti inevitabili, conformemente alle prescrizioni di cui agli allegati da XXIV a XXXII.

    Il datore di lavoro deve informare i lavoratori su tutte le misure da adottare riguardo alla segnaletica di sicurezza usata in tutti i reparti ed i locali dell’azienda. Deve inoltre far loro formazione sul significato della segnaletica esposta e sui comportamenti da seguire. La violazione degli obblighi è punibile mediante sanzioni.

    Requisiti della segnaletica di sicurezza

    Si sono già descritti i segnali di sicurezza secondo il D.Lgs. 81/08, tuttavia in questo paragrafo si mette in evidenza che essi devono avere dei requisiti tecnici specificati dalla normativa in oggetto. Le caratteristiche principali sono l’efficacia, la collocazione, i colori, le dimensioni.

    Efficacia

    La segnaletica di sicurezza deve essere efficace. Non deve avere vicino altri cartelli che possano distogliere l’attenzione o fuorviare il messaggio, a meno che non siano previsti dalla normativa. Non devono essere deteriorati o posizionati in luoghi poco visibili o non sufficienti ad individuare tempestivamente il pericolo. Devono essere progettati secondo la norma di legge.

    Collocazione

    La collocazione della segnaletica è strettamente correlata alla caratteristica di efficacia. Per poter essere efficacie, un segnale deve essere subito visibile e inequivocabile. Per questo motivo non si possono mettere molti cartelli ravvicinati, specie se forniscono messaggi contraddittori. La segnaletica deve inoltre essere messa in tutti gli ambienti in cui sussiste il pericolo o si vuole dare un avviso per la sicurezza delle persone (ad esempio la collocazione delle vie di fuga o degli estintori).

    Colori

    I colori impiegati nella segnaletica di sicurezza sono definiti in base ad un significato peculiare ed al tipo di messaggio che si vuol dare alle persone.

    • Rosso Nei segnali di divieto indica comportamenti pericolosi; nei segnali di pericolo/allarme precisa un alt, un arresto, individua i dispositivi di interruzione di emergenza. Indica anche un segnale di sgombero. Nella segnaletica sui materiali e attrezzature antincendio indica identificazione e ubicazione.
    • Giallo o Arancio E’ usato nei segnali di avvertimento ed indica attenzione, cautela, verifica.
    • Azzurro Viene usato nei segnali di prescrizione ed indica un comportamento da tenere o l’obbligo di portare un mezzo di sicurezza personale, ad esempio una mascherina o degli occhiali o dei guanti protettivi.
    • Verde E’ usato nei segnali di salvataggio o soccorso e nelle situazioni di sicurezza. Nel primo caso indica porte, uscite, percorsi, materiali, postazioni, locali; nel secondo caso indica ritorno alla normalità.

    Dimensioni

    Il D.Lgs. 493/96, prevede l’utilizzo di una formula che regoli la dimensione della segnaletica:

    A > L2/2000 A rappresenta la superficie del cartello espressa in m2 ed L è la distanza, misurata in metri, a cui il cartello deve essere ancora identificabile.E’ possibile applicare la formula sino ad una distanza di circa 50 metri.

    Covid 19: cartelli e segnaletica in commercio

    A seguito dell’emergenza Covid-19, è stata definita una segnaletica di sicurezza da apporre nei luoghi di lavoro e rivolta ai lavoratori, ai fornitori, ai corrieri e al pubblico. Si tratta di segnali in cui si informano le persone sulle distanze minime da mantenere, sui comportamenti da assumere per rimanere in sicurezza e tutelare la sicurezza degli altri, sulle limitazioni degli accessi.

    I messaggi più importanti riguardano l'igienizzazione delle mani, la distanza sociale e l’uso delle mascherine.

    La segnaletica di sicurezza per il Codid-19 può essere classificata in 3 categorie:

    1. Osservazione delle misure di sicurezza (lavaggio delle mani, evitare assembramenti, rispettare la distanza di sicurezza...)
    2. Comportamenti da seguire (utilizzare il gel igienizzante, usare i guanti, usare la mascherina, tossire nel fazzoletto, smaltire i fazzoletti usati in specifici contenitori...)
    3. Notifica di utilizzo dispositivi di protezione individuale (DPI).

    La segnaletica può essere apposta, a seconda delle situazioni e del messaggio da comunicare, sottoforma di adesivi calpestabili (tondi, rettangolari, strisce, nastri in PVC) oppure con cartellonistica anche su opportuni cavalletti.

    Gli adesivi calpestabili, antiscivolo e resistenti, permettono di evitare assembramenti e di garantire le opportune distanze di sicurezza. Sono ben visibili ed individuano immediatamente il luogo in cui le persone debbono sostare.

    Esistono in commercio grafiche standard e pacchetti composti da più adesivi, in modo da rendere i luoghi di lavoro sicuri. I prodotti generalmente sono personalizzabili in forma, dimensione, colore e testo. Si trovano anche manifesti, cartellonistica, vetrofanie.

    Per segnalare percorsi e divisioni a garanzia del distanziamento sociale, si possono usare rotoli di adesivo calpestabile.

    Segnaletica per Covid 19 ambito scolastico

    Secondo l’ Art. 231 del D.L. 19 maggio 2020, n. 34 c.d. Decreto rilancio Segnaletiche indispensabili per ogni ambiente e ogni grado scolastico, è necessario apporre della segnaletica di sicurezza a tutela di lavoratori, visitatori, insegnanti e alunni.In commercio si trovano diverse soluzioni come ad esempio:

    • adesivi calpestabili certificati antiscivolo, lavabili, resistenti e duraturi, facili da applicare e togliere senza danneggiare i pavimenti della scuola;
    • segnaletiche adesive calpestabili certificate antiscivolo per delimitare l’ubicazione dei banchi e per utilizzare la palestra in sicurezza;
    • segnaletiche adesive per vetri, pareti e mobili, applicabili rapidamente e removibili anche dopo lunghi periodi, senza rovinare le superfici;
    • totem per indicare in modo essenziale e conciso tutte le regole da seguire per evitare la diffusione del virus.

    Adesivi calpestabili per banchi

    E’ fondamentale procurarsi la segnaletica da posizionare sotto i banchi di scuola per delimitarne la posizione di sicurezza. Si tratta di adesivi per i banchi nelle aule scolastiche che segnalano la giusta ubicazione all’interno degli ambienti, garantendo il rispetto del distanziamento sociale tra gli studenti. Le grafiche di questi adesivi dovrebbero essere sobrie se pur ben visibili, in modo da svolgere la loro funzione senza distogliere l’attenzione di studenti ed insegnanti.

    Cartellonistica per il vetro e pareti

    La segnaletica cartellonistica è utilizzata per ricordare agli studenti e in generale a tutto il personale della scuola, quali devono essere i comportamenti corretti per tutelare la sicurezza e la salute di ogni individuo. Il messaggio può essere relativo alla disinfezione delle mani, all’uso della mascherina, al mantenimento delle distanze di 1-2 metri. Questa segnaletica è particolarmente utile in luoghi al di fuori delle aule, dove gli studenti si sentono più liberi e non hanno gli insegnanti a ricordare loro come comportarsi. Possono allora essere apposti cartelli sulle pareti dei corridoi, dei bagni, della mensa, della palestra, dell’altrio e sulle scale.

    Adesivi calpestabili o da pavimento

    La segnaletica adesiva da pavimento serve a garantire in modo efficace il mantenimento delle distanze di sicurezza. Si utilizza in particolare dove può formarsi assembramento come ad esempio la segreteria didattica, l’ingresso alla scuola, i bagni. Per le scuole, come anche per le palestre, la grafica adottabile in questi ambiti (diversi dalle aule di lezione) può essere meno sobria e più coinvolgente. E’ frequente, infatti, soprattutto nelle palestre, l’utilizzo di smile sorridenti.

    Totem e supporti da terra

    Questi supporti vengono impiegati principalmente agli ingressi degli edifici per comunicare con i visitatori esterni riguardo le regole da seguire. Possono però essere posti ovunque sia necessario ricordare le regole ed i comportamenti previsti dai decreti vigenti. Si usano anche per indicare le entrate e le uscite o le ubicazioni delle aule e degli uffici.

    Segnaletica di sicurezza aziendale

    Con il termine di segnaletica aziendale ci si riferisce alla cartellonistica e alla segnaletica acustica o luminosa che i datori di lavoro debbono obbligatoriamente apporre in tutti gli ambienti dell’azienda stessa, a tutela della sicurezza e della salute dei propri lavoratori.

    Sono segnali che comunicano la possibile presenza di pericolo, un avvertimento, una norma comportamentale, un obbligo di indossare dispositivi di protezione, una segnalazione di posizione e delle vie di fuga in caso di emergenza. Tutti i segnali di sicurezza aziendale sono descritti dalla normativa UNI EN ISO 7010:2012

    La segnaletica può essere ubicata sulle pareti dell’edificio, sulle vetrate, sulle porte mobili, su totem posti a terra, su cartelli appesi al soffitto. Per essere efficaci, i segnali non devono essere ripetitivi e tutti nello stesso luogo.

    Segnaletica stradale per attività lavorative

    La segnaletica stradale per le attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare è regolamentata dal Decreto Interministeriale 22 gennaio 2019 inerente “l’individuazione delle procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare”, pubblicato sulla G.U. n.37 del 13 febbraio 2019.

    I gestori delle imprese appaltatrici e delle infrastrutture coinvolte nei lavori, hanno gli obblighi che hanno anche i datori di lavoro nelle aziende: tutelare la sicurezza e la salute dei propri lavoratori. Essi devono utilizzare specifica segnaletica di sicurezza e informare il personale del significato della segnaletica stessa. Devono inoltre assicurarsi che tutti i mezzi utilizzati nei lavori in corso siano segnalati con segnaletica supplementare a luce lampeggiante, o pannelli luminosi, o segnali a messaggio intermittente, a seconda della strada e del tipo di intervento.

    Per approfondimenti si faccia riferimento all’ Allegato “Criteri minimi per la posa, il mantenimento e la rimozione della segnaletica di delimitazione e di segnalazione delle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare”.

    Segnaletica per rischi specifici

    Esposizione a campi elettromagnetici

    Secondo l’art. 210, co. 1, lett. h e co. 4, del Testo Unico di cui si è parlato nella normativa di riferimento sulle segnalazioni di sicurezza, in base alla valutazione dei pericoli, vengono segnalati con una segnaletica specifica tutti quei luoghi di lavoro in cui il personale impiegato possa essere esposto a campi elettromagnetici che superino una certa soglia di pericolosità per la salute. La segnaletica ha lo scopo di limitare e controllare l’accesso degli addetti ai lavori, in modo efficace e ben visibile, anche mediante barriere e segnaletica a terra.

    Esposizione a radiazioni ottiche

    Se i lavoratori si trovano a dover lavorare in ambienti in cui i macchinari emettono radiazioni ottiche superiori ai livelli massimi consentiti per l’esposizione, è necessario che venga indicato il pericolo in modo chiaro ed efficace. La segnaletica in questo ambito è regolamentata dall’ art. 217, co. 2, del testo Unico, in base alla valutazione dei rischi sul luogo di lavoro.

    Esposizione a rischio esplosione

    L’articolo 294-bis, co. 1, lett. f, del Testo Unico prevede che il datore di lavoro debba adoperarsi affinché il personale lavoratore esposto al rischio di esplosione venga informato in relazione al risultato della valutazione dei rischi e venga anche formato relativamente al significato della segnaletica di sicurezza specificamente apposta per indicare questi pericoli.

    Esposizione ad amianto

    Gli art. 252, co. 1, lett. a) e art. 255, co. 1, lett. b) del Testo Unico prevendono che il datore di lavoro adotti tutte le misure più efficaci ed opportune affinché i luoghi di lavoro in cui si svolgono attività pericolose per le persone, siano chiaramente delimitati e contrassegnati da apposita cartellonistica di sicurezza. Le attività pericolose in oggetto riguardano tutto ciò che ha a che fare con l’esposizione all’amianto, come la manutenzione, la rimozione dell’amianto stesso o di materiali contenenti amianto, lo smaltimento ed il trattamento dei relativi rifiuti, la bonifica delle zone interessate.

    Esposizione ad agenti biologici

    Per tutte le attività lavorative in cui sussiste il rischio di esposizione ad agenti biologici, il datore di lavoro deve usare uno specifico segnale di rischio biologico come da allegato XLV della normativa di riferimento ed altri segnali di avvertimento efficaci e idonei come descritto dall’art. 272 del Testo Unico. La segnaletica di sicurezza per esposizione ad agenti biologici deve essere collocata in posizione ben evidente e visibile con indicazione delle procedure da seguire in caso di infortunio o di incidente, come descritto nell’art. 278, c. 4 del Testo Unico.

    Esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni

    I datori di lavoro devono tutelare il personale lavoratore dall’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni, limitando il più possibile il numero di persone che possano essere esposte, anche attraverso l’isolamento delle attività in aree predeterminate, fornite di idonei segnali di avvertimento e di sicurezza, compresa la segnaletica “vietato fumare”. Tali aree devono essere accessibili unicamente ai lavoratori che debbano recarvisi per motivi inerenti la propria mansione o con la loro funzione. In queste aree è comunque fatto divieto di fumare, secondo quanto specificato nell’art. 273 del Testo Unico.

    Emergenza

    Le vie di fuga come le uscite di emergenza, devono essere messe in evidenza da idonea segnaletica di sicurezza, conforme alle disposizioni vigenti, come specifica l’Allegato IV “Requisiti dei luoghi di lavoro” del decreto 81. La segnaletica deve essere duratura nel tempo e tenuta in perfetto stato. Deve inoltre essere collocata nei luoghi opportuni in modo che sia immediatamente individuabile l’attrezzatura di soccorso oppure come raggiungere le uscite di emergenza, nonché dove sono ubicate le uscite stesse.

    Glossario generale

    Con riferimento alla legge vigente, di cui si è parlato nel paragrafo precedente “Normativa sulla segnaletica di sicurezza”, si raccolgono le definizioni riportate dal testo di legge, riguardo la segnaletica di sicurezza.

    segnaletica di sicurezza: secondo la definizione data dalla normativa vigente, tale termine indica un oggetto, una attività o una situazione determinata che fornisce un’indicazione o una prescrizione concernente la sicurezza o la salute sul luogo di lavoro, e che utilizza un cartello, un colore, un segnale luminoso o acustico, una comunicazione verbale o un segnale gestuale;

    segnale di divieto: è un segnale che vieta un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo;

    segnale di avvertimento: è un segnale che avverte di un rischio o pericolo;

    segnale di prescrizione: è un segnale che prescrive un determinato comportamento;

    segnale di salvataggio o di soccorso: è un segnale che dà indicazioni inerenti alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso e di salvataggio;

    segnale di informazione: è un segnale che dà indicazioni diverse da quelle espresse dal segnale di divieto e di soccorso o salvataggio;

    cartello: secondo la definizione data dalla normativa vigente, è un segnale che, mediante combinazione di una forma geometrica, di colori e di un simbolo o pittogramma, fornisce una indicazione determinata, la cui visibilità è garantita da una illuminazione di intensità sufficiente;

    cartello supplementare: è un cartello impiegato assieme ad un segnale appartenente alle categorie previste dalla normativa e che fornisce indicazioni complementari a quello in oggetto;

    colore di sicurezza: è un colore al quale è assegnato un preciso significato e scopo;

    simbolo o pittogramma: è un’immagine ovvero un disegno, che raffigura una situazione o che prescrive un determinato comportamento. Esso viene utilizzato su un cartello o una superficie luminosa;

    segnale luminoso: è, secondo la definizione della normativa vigente, un segnale emesso da un dispositivo costituito da materiale trasparente o semitrasparente, che è illuminato dall’interno o dal retro in modo da apparire esso stesso come una superficie luminosa;

    segnale acustico: è un segnale sonoro in codice, emesso e diffuso da un apposito dispositivo, senza impiego di voce umana o di sintesi vocale;

    comunicazione verbale: è un messaggio verbale predeterminato, con impiego di voce umana o di sintesi vocale;

    segnale gestuale: è un movimento o posizione delle braccia o delle mani in forma convenzionale per guidare persone che effettuano manovre implicanti un rischio o un pericolo attuale per i lavoratori.

    Conclusioni

    La segnaletica di sicurezza indica un tipo di comunicazione effettuata non solo mediante cartellonistica, ma anche tramite segnali sonori e luminosi oltre che gestuali. Tutti i segnali sono regolamentati da specifici decreti legislativi e dai relativi allegati che ne definiscono caratteristiche, forma, colore e dimensione oltre che ambito applicativo. Sono inoltre standardizzati da norme ISO.

    Le aziende hanno l’obbligo di legge di indicare situazioni di pericolo ai propri lavoratori e al pubblico, intervenendo sulla formazione e sull’informazione inerente i segnali stessi.

    La segnaletica di sicurezza negli ambiti di lavoro è necessaria qualora non possano essere evitate situazioni di rischio o tali rischi non possano essere limitati mediante misure diverse.

    La segnaletica deve essere chiara, semplice, facilmente comprensibile da chiunque. Deve poter attirare l’attenzione su un pericolo o una situazione di rischio. Va tenuta in ottimo stato e nel caso sostituita. I lavoratori non possono ignorare la segnaletica né possono rimuoverla o spostarla senza autorizzazione, come riferisce l’ art.20, comma 2, lett. f, D.Lgs 81/08.

    L’inosservanza delle norme di legge comporta sanzioni sia per i lavoratori che per i datori di lavoro.

    In commercio si trovano molti set di cartellonistica e segnaletica, per ogni esigenza e conformi alle norme di legge.

    Alcune categorie di cartelli segnalatori

    Antincendio

    Antincendio

    I cartelli antincendio sono necessari nei luoghi di lavoro per garantire che personale e visitatori sappiano cosa fare in caso di incendio.

    Guarda ora

    Avvertimento

    Avvertimento

    I cartelli di avvertenza sono usati per segnalare ai lavoratori e al pubblico materiali, ambienti e luoghi pericolosi.

    Guarda ora

    Divieto

    Divieto

    I cartelli di divieto sono essenziali per luoghi di lavoro e aree pubbliche che richiedono ordini di salute e sicurezza.

    Guarda ora

    Obbligo

    Obbligo

    I cartelli di obbligo sono utili per informare il pubblico o i dipendenti di un obbligo di legge per l'area in cui sono entrati.

    Guarda ora