I laser più diffusi oggi sul mercato sono quelli di colore verde di classe IIIB, con una potenza superiore a 5 mW.
Ciò detto, vediamo brevemente come i diversi colori convergono su una sfera di possibili applicazioni.
Il puntatore laser di colore blu è meno utilizzato rispetto a quello di colore verde e rosso, che sono colori più luminosi e adatti ad individuare qualcosa nel buio o nel cielo notturno. Tuttavia il suo utilizzo dipende dai gusti individuali e comunque è idoneo per indicare lavagne o come ausilio per le proiezioni di slides.
Il puntatore laser a luce verde è il più utilizzato perché illumina 6 volte in più rispetto al raggio laser rosso ed è in generale più economico rispetto al laser blu o giallo.
Si tratta di una fonte luminosa efficiente, facilmente visibile dall’occhio umano; la sensibilità delle vista alla luce verde è infatti molto superiore rispetto a quella del rosso o del blu.
I laser rossi emettono una luce potente, che si vede molto bene quando colpisce un determinato oggetto e converge in un punto.
Come si può immaginare, quindi, la scelta del colore e della potenza dipende dall’utilizzo che si vuol fare del puntatore, dall’ambiente in cui viene impiegato e dal livello di rischio necessario.
In ambienti affollati non è opportuno utilizzare laser potenti, in ambienti bui occorre invece una luce visibile all’occhio umano mentre per le conferenze è sufficiente un laser a bassa potenza e di colore a gusto personale.
Concludendo, è bene ricordare che i puntatori laser non sono un giocattolo e non sono adatti ai bambini. L'uso è dettato dal buon senso, ma si consiglia sempre di evitare un puntamento diretto con le persone o animali.